domenica 22 marzo 2020

ARTE: Dento, l'opera magistrale di Giandomenico Paglia


Giandomenico Paglia lo conosco da tempo immemore. All'epoca ricordo che amavo già cantare ma non ero ancora ad alti livelli mentre lui era già un bravo chitarrista. Gli proposi un duetto che non è mai concretizzato. Ma non si sa mai. Poi "Gian" mi regalò il cd rom della sua opera riguardante Dento che ho deciso di farvi vedere.

DENTO, OVVERO: STORIA DI UN PERSONAGGIO INFORME ATTRAVERSO UN BIENNIO DIFFICILE – IN TREDICI ATTI E OMAGGIO FINALE” (2010-2011)
Il lavoro sembrerebbe trarre origine dal fumetto e dall’illustrazione, con personaggi dal lontano richiamo a Keith Haring, ma in realtà parte da una provocazione di fondo, le tredici tavole di cui è composto sono in realtà delle moderne predelle.
Come nel Medioevo le predelle avevano la funzione di raccontare le scene del vangelo al pubblico dei fedeli lasciati nell’ignoranza dalla Chiesa, (che non consentiva la liturgia e la traduzione della Bibbia nella lingua volgare per avere un maggiore controllo sui fedeli), così queste tavole, con intento provocatorio, cercano di sopperire all’ignoranza causata dall’assenza nei moderni mass media di massa di una reale informazione e racconto della crisi nei suoi primi due anni
Il personaggio principale che compare in quasi tutte le tavole è Dento, apparentemente senza forma, ma che in realtà assomiglia a un dente rovesciato; Dento, non è ne un mio alter ego ne un personaggio inventato, ma una persona le cui vicende sono in larga parte coincise con le mie; lui rappresenta le ultime generazioni (ma non solo) ed è un personaggio che non ha una sua forma propria non per sua inettitudine o perché sia, come è stato definito qualche anno fa, un bamboccione: ma perché le sue condizioni di precarietà gli impediscono la realizzazione della sua identità nelle società in cui vive.
Dento non si accorge di tutto questo, pensa che sia stato sempre così: vive male ciò’ che gli sta succedendo ma in realtà se lo fa scivolare addosso come se fosse naturale.
Il compito di portare il messaggio più forte all’interno dell’opera è assegnato a un altro personaggio, un suo amico, appunto l’amico di Dento, che compare circa a meta del ciclo.
L’amico di Dento è di una generazione precedente o forse è più politicizzato, comunque ha assistito alla perdita lenta ma inesorabile dei diritti nel mondo del lavoro e di questo non riesce a darsene pace.
Lui con la crisi sta perdendo tutto, ma ciò che più lo fa stare male non è quello che subisce in quanto persona privata ma quello che subisce in quanto persona sociale.
Probabilmente è sposato e anche il suo matrimonio sta subendo l’inevitabile deterioramento che ne consegue da una situazione materiale così estrema, ma dalle tavole non lo sappiamo, perché il ciclo racconta anche questo: la solitudine sociale di questa crisi, di come quello che è stato un evento di massa in realtà sia stato risolto in maniera privata.
L’amico di Dento è quasi un moderno Diogene che è alla disperata ricerca della solidarietà sociale.
Il ciclo termina con ultima provocazione: siccome un artista per poter vivere della sua arte deve vendere, il racconto deve piacere, e ogni storia che piaccia deve essere “furba” e avere quindi un lieto fine; ma il lieto fine che ha la vicenda in realtà è l’unico “lieto fine” che una situazione può avere…
Il ciclo si apre con una tavola di presentazione e si chiude con un omaggio finale, all’interno di ogni tavola c’è il titolo dell’opera.
Ecco il link: Dento di Giandomenico Paglia

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