Giandomenico Paglia lo conosco da tempo immemore. All'epoca ricordo che amavo già cantare ma non ero ancora ad alti livelli mentre lui era già un bravo chitarrista. Gli proposi un duetto che non è mai concretizzato. Ma non si sa mai. Poi "Gian" mi regalò il cd rom della sua opera riguardante Dento che ho deciso di farvi vedere.
“DENTO,
OVVERO: STORIA DI UN PERSONAGGIO INFORME ATTRAVERSO UN BIENNIO
DIFFICILE – IN TREDICI ATTI E OMAGGIO FINALE” (2010-2011)
Il
lavoro sembrerebbe trarre origine dal fumetto e dall’illustrazione,
con personaggi dal lontano richiamo a Keith Haring, ma in realtà
parte da una provocazione di fondo, le tredici tavole di cui è
composto sono in realtà delle moderne predelle.
Come
nel Medioevo le predelle avevano la funzione di raccontare le scene
del vangelo al pubblico dei fedeli lasciati nell’ignoranza dalla
Chiesa, (che non consentiva la liturgia e la traduzione della Bibbia
nella lingua volgare per avere un maggiore controllo sui fedeli),
così queste tavole, con intento provocatorio, cercano di sopperire
all’ignoranza causata dall’assenza nei moderni mass media di
massa di una reale informazione e racconto della crisi nei suoi primi
due anni
Il
personaggio principale che compare in quasi tutte le tavole è Dento,
apparentemente senza forma, ma che in realtà assomiglia a un dente
rovesciato; Dento, non è ne un mio alter ego ne un personaggio
inventato, ma una persona le cui vicende sono in larga parte coincise
con le mie; lui rappresenta le ultime generazioni (ma non solo) ed è
un personaggio che non ha una sua forma propria non per sua
inettitudine o perché sia, come è stato definito qualche anno fa,
un bamboccione: ma perché le sue condizioni di precarietà gli
impediscono la realizzazione della sua identità nelle società in
cui vive.
Dento
non si accorge di tutto questo, pensa che sia stato sempre così:
vive male ciò’ che gli sta succedendo ma in realtà se lo fa
scivolare addosso come se fosse naturale.
Il
compito di portare il messaggio più forte all’interno dell’opera
è assegnato a un altro personaggio, un suo amico, appunto l’amico
di Dento, che compare circa a meta del ciclo.
L’amico
di Dento è di una generazione precedente o forse è più
politicizzato, comunque ha assistito alla perdita lenta ma
inesorabile dei diritti nel mondo del lavoro e di questo non riesce a
darsene pace.
Lui
con la crisi sta perdendo tutto, ma ciò che più lo fa stare male
non è quello che subisce in quanto persona privata ma quello che
subisce in quanto persona sociale.
Probabilmente
è sposato e anche il suo matrimonio sta subendo l’inevitabile
deterioramento che ne consegue da una situazione materiale così
estrema, ma dalle tavole non lo sappiamo, perché il ciclo racconta
anche questo: la solitudine sociale di questa crisi, di come quello
che è stato un evento di massa in realtà sia stato risolto in
maniera privata.
L’amico
di Dento è quasi un moderno Diogene che è alla disperata ricerca
della solidarietà sociale.
Il
ciclo termina con ultima provocazione: siccome un artista per poter
vivere della sua arte deve vendere, il racconto deve piacere, e ogni
storia che piaccia deve essere “furba” e avere quindi un lieto
fine; ma il lieto fine che ha la vicenda in realtà è l’unico
“lieto fine” che una situazione può avere…
Il
ciclo si apre con una tavola di presentazione e si chiude con un
omaggio finale, all’interno di ogni tavola c’è il titolo
dell’opera.
Ecco il link: Dento di Giandomenico Paglia
Ecco il link: Dento di Giandomenico Paglia
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